S. Giorgio a Cremano, nel “tempio” dei Salvo
Fiore all’occhiello culinario di una San Giorgio a Cremano, che partendo dalle falde del Vesuvio è diventata parte integrante dell'agglomerato urbano della città di Napoli facendosi anche emozionalmente ricordare per essere stata nel tempo la città di Luca Giordano e poi di Alighiero Noschese e Massimo Troisi, la storicizzata Pizzeria Salvo meglio non poteva esprimere la vulcanicità dei suoi tre agili e aitanti moschettieri Salvatore, Francesco e Ciro che senza sosta ed in prima linea combattono ogni giorno per fare rivivere tradizioni, passioni e bontà. Appartenenti alla terza generazione di una famiglia da sempre dedicata alla pizza, i Fratelli Salvo ricordano fieri le gesta di Nonno Francesco, impegnato a fare il pizzaiolo su Napoli già negli anni Venti e le peripezie di Nonna Rosa che le pizze le vendeva fritte per strada nel popolare quartiere di Barra detto il Casale, già individuato nelle carte di epoca angioina, ed oggi comunemente riconosciuto come via Bernardo Quaranta. Fu da loro che il papà Giuseppe Salvo assunse il gene della pizza imparando il mestiere con umiltà ed attaccamento e poi facendolo fruttare aprendo, sul finire degli anni Sessanta, una pizzeria in via Libertà a Portici. E proprio facendo seguito agli insegnamenti del loro genitore, che comincia la storia dei tre Salvo di oggi, i quali partendo dall’anno 1996 con la pizzeria paterna che intanto si trasferisce nella porticese via Diaz, giungono al loro attuale e noto locale di Largo Arso a San Giorgio a Cremano, inaugurato nel 2006. Imparentati con un’altra celebre famiglia di pizzaioli napoletani, la bisnonna era una Grasso della storica pizzeria Gorizia al Vomero, i fratelli Salvatore, Francesco e Ciro Salvo, agendo soltanto nel nome di una comune passione, ed evitando, come spesso accade nelle famiglie, dispute e competizioni che portano soltanto al loro sfaldamento, restano i principali fautori di una pizza dalle grandi espressioni. “La pizza- afferma Salvatore Salvo- è il prodotto più imitato nel mondo e noi con la nostra pizzeria cerchiamo di ribadire il concetto di tutela di una specialità che rappresenta la massima espressione dell’arte culinaria napoletana. Gli ingredienti della pizza, per noi, restano elementi semplici e naturali e sono proprio gli stessi a donarle bellezza e fascino, alla pari di una donna veramente bella che non ha bisogno di trucchi o abiti di lusso”.
Amata a San Giorgio così come dai napoletani che non disdegnano una piccola trasferta per trovarsi a cospetto di una pizza Salvo, la pizzeria offre una infinita varietà di pizze fritte ed al forno che dalle classiche alle più fantasiose si fanno presto apprezzare per la circonferenza generosa, la pasta morbida e sottile, il cornicione alto e fragrante, la cottura seguita da un abile fornaio e la qualità dei prodotti dal sapore di una volta. In evidenza per la sua attività di ricerca per la rivalutazione degli antichi prodotti e sapori della nostra terra, la pizzeria Salvo che ha appena messo a punto un nuovo ed invitante menu, diviso tra tradizione ed innovazione, continua ad ospitare manifestazioni in sinergia con i più autorevoli sodalizi enogastronomici. Tra queste i recenti appuntamenti con l’Associazione Spaghetti Italiani e la Biennale del Gusto voluta da Luigi Farina, con una giornata dedicata alla riscoperta dei succulenti fritti del Regno delle due Sicilie ed ancora con un affollato incontro dedicato alle birre artigianali ed alla nuove creazioni di casa Salvo sempre sinonimo di tipicità e territori.