Fuori le Mura

Fuori le Mura

Il Ristorante Fuori le Mura prende il nome dalla posizione in cui è situato, a ridosso delle antiche mura di Potenza, appunto delizia i palati dei propri clienti fin dal 1965.

Da Orazio

Da Orazio

La Pizzeria Da Orazio è un locale il cui contesto si presta a qualunque vostro momento.

La Braceria

La Braceria

Hostaria La Braceria è un locale originale, ricavato in un capannone.

San Cristoforo

San Cristoforo

L'Agriturismo San Cristoforo è un'antica dimora del 1586, sorge nella quiete delle vigne e degli ulivi di Galluccio, all'ombra di querce secolari nei pressi del Parco di Roccamonfina.

O' Munaciello

O' Munaciello

Un ristorante-pizzeria ambientato in un antico convento del 1600 di Santo Spirito, quartiere popolare per eccellenza con le sue vecchie botteghe di artigiani ed umanità varia.

Basilico

Basilico

Lo staff del Ristorante Pizzeria Basilico è felice di accogliere i suoi clienti in un’atmosfera familiare, per far assaporare la tipica cucina parmigiana e ottime specialità di pesce.

Da Ciro (2)

Da Ciro (2)

Presso il ristorante Da Ciro, potrai gustare tutti i piatti tipici della tradizione culinaria ferrarese, in particolare potrai avvalerti di un menù ricco, dove tra le tante preparazioni spiccano...

  
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mozzarellaContinua a tenere banco, sui mezzi di informazione, il filone giornalistico che indaga sul “criminal food”. Ovvero, sulle contaminazioni che esistono tra i produttori di generi alimentari e la delinquenza organizzata. Un tumore che si è rivelato particolarmente aggressivo in Campania e nel Casertano in special modo.

Secondo alcune informative delle forze dell'ordine, i Casalesi avrebbero investito diversi miliardi di vecchie lire in aziende e ditte che si occupano, a vario titolo, di agroalimentare. Inizialmente, fu il burro del clan Schiavone, prodotto con latte scaduto e ingredienti dannosi per l'organismo. Oggi si parla quasi esclusivamente di mozzarella, l'oro bianco della camorra.


E non è un caso che l'ultimo reportage, andato in onda su un'emittente svizzera, si chiami proprio “Mozzarella, l'or blanc de la mafia”. Un gruppo di giornalisti di RtS è andato a investigare su quello che si nasconde dietro uno dei business più lucrosi dell'agroalimentare campano, la produzione di formaggi. E di un formaggio in particolare, tra i più esportati in Europa e nel resto del mondo.
L'export campano, se ancora regge sotto i colpi della crisi, è solo perché ci sono prodotti – come la mozzarella, appunto – che mantengono intatto sui mercati stranieri, vicini e lontani, tutto il loro appeal commerciale.
Per questo, una vicenda giudiziaria esclusivamente provinciale o regionale, come può essere una indagine a carico di un imprenditore accusato di aver riciclato i soldi della camorra per costruire il suo caseificio, diventa oggetto di reportage e di approfondimenti giornalistici. Perché la mozzarella è un brand mondiale e come tale tutto quello che la riguarda, in un modo o nell'altro, diventa “notizia”.
Tornando all'inchiesta della Tv di Stato elvetica, il reportage si sofferma non solo sulle frodi alimentari – alcune delle quali sono finite al centro di processi penali – ma anche sui rapporti oscuri esistenti, secondo risultanze investigative, tra alcuni imprenditori ed esponenti della camorra di Mondragone. È infatti il clan dell'ex boss e attuale pentito Augusto La Torre ad aver investito, secondo i pm, importanti capitali nel settore. Vero è che molte inchieste sono state poi ridimensionate dai giudici che non hanno avallato la versione della pubblica accusa, ma è altrettanto vero che fare impresa nel Casertano espone a rischi “ambientali” elevatissimi. Dove se non c'è complicità, c'è sicuramente omertà.

 

Saverio Arfidi

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