La birra green a misura d’ambiente nasce nel cuore del Friuli grazie all’accordo volontario stipulato tra Birra Castello Spa di San Giorgio di Nogaro (Udine) e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con l’obiettivo di promuovere progetti comuni finalizzati all’analisi e alla riduzione dell’impronta di carbonio nel settore della produzione e della distribuzione della birra.
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E' promossa da FareAmbiente, l'originale personale di Angela Mariani per Surja che la sede della Fondazione Giambattista Vico ( via San Gregorio Armeno, 35) ospita fino a lunedì 24 dicembre.
Miniature artistiche di pregio, realizzate con fiori e frutti da agricoltura biologica, essiccati e lavorati secondo antiche ed elaborate tecniche fino a divenire dei gioielli 'cristallizzati' con l'ausilio di varie resine. Una mostra da non perdere, integrata dagli interventi informativi e formativi no-stop della stessa artigiana sull'arte delle resine e sui procedimenti specifici adottati da Surja da oltre 32 anni.
Le Condotte Slow Food Monti Lattari e Vesuvio quest’anno hanno deciso di creare un’occasione calda e speciale per stare insieme e scambiarci finalmente gli auguri da vicino, una volta tanto senza la fredda mediazione di un sms o di internet. Il 21 Dicembre, alle ore 20:30 presso il Ristorante President di Pompei (Piazza Schettini, 12) ci sarà: LA CENA DEGLI AUGURI ovvero PROVE TECNICHE DI VIGILIA Ci sarà anche Luciano Pignataro, coordinatore di Slow Wine per la Campania, Basilicata e Calabria che ci presenterà il suo ultimo libro (non ci sembra il caso di dire la sua ultima “fatica”): “Le ricette di Napoli – 650 piatti cucinati nelle case e nei ristoranti fra tradizione e modernità”, un’incredibile enciclopedia della cultura gastronomica, viva, partenopea. Durante la serata ci sarà un gioco a premi sulla conoscenza del vino.
> Add a comment > > Add a comment >Si terrà domani, giovedì 22 novembre alle ore 14.30, il primo incontro del "Corso di abbinamento vini e formaggi" organizzato dall'Accademia Gastronomi Napoletana in collaborazione con FIDA - Federazione Italiana Dettaglianti dell'aAlimentazione e Confcommercio Imprese per l'Italia della Provincia di Napoli.
> Add a comment > > Add a comment >"Nel corso della seduta plenaria odierna di Strasburgo, il Parlamento europeo - dichiara l' Europarlamentare Andrea Cozzolino - ha approvato il nuovo ‘Pacchetto qualità’ a tutela delle produzioni alimentari tipiche. Tra le novità più significative introdotte vi sono le modifiche al regolamento (CE) n. 509/2006 di disciplina delle Specialità Tradizionali Garantite, tra cui figura la pizza napoletana.
In base alle nuove disposizioni, sarà resa obbligatoria la riserva del nome per i marchi Stg e, contemporaneamente, viene introdotta una procedura semplificata ad integrazione delle nuove regole per quei marchi che finora erano senza riserva del nome. In ambito comunitario, non sarà quindi più possibile copiare o contraffare produzioni alimentari a cui è riconosciuto il marchio Stg utilizzandone la stessa denominazione. In questo modo la pizza napoletana Stg, oltre al disciplinare di produzione, dovrà avere una denominazione propria (es. ‘Pizza napoletana tradizionale’) che la distinguerà dalle altre pizze senza il riconoscimento del marchio Stg. Per la gastronomia napoletana è una giornata storica, resa possibile grazie allo sforzo e alla sollecitazione di tanti, in primo luogo le associazioni dei pizzaioli napoletani. Le modifiche al marchio Stg approvate oggi dal Parlamento europeo consentiranno di tutelare l’autenticità della pizza napoletana, il cibo più apprezzato e conosciuto al mondo e per questo anche il più contraffatto per fini commerciali". "Siamo molto soddisfatti. Fino all' intervento degli onorevoli De Castro e Cozzolino - dichiarano il Presidente dell' associazione Pizzaioli Napoletani Sergio Miccù, il Prof. Vincenzo Peretti che sta redigendo il regolamento del consorzio dei pizzaioli ed il Commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli, già assessore provinciale all' agricoltura, che da anni segue il riconoscimento del marchio Stg - la battaglia in difesa della pizza era persa anche a causa dei comportamenti vergognosi dei parlamentari leghisti che hanno tentato di boicottarci fino alla fine ma alla fine sono stati sconfitti. Adesso invece la categoria dei pizzaioli ed il nostro territorio possono tirare un sospiro di sollievo. Ora è fondamentale che gli stati membri dell’Unione, in primo luogo l’Italia, emanino al più presto i decreti attuativi della direttiva. Sarà poi compito del consorzio ribattezzare la pizza napoletana col nuovo nome e dotarsi delle competenze necessarie al decollo del marchio. La nostra idea è quella di lanciare un concorso pubblico tra i cittadini, i pizzaioli e gli studenti napoletani per farci suggerire che parola usare affianco della dicitura "pizza napoletana...." che caratterizzi ancora meglio il nostro prodotto più conosciuto e consumato al mondo".
> Add a comment > > Add a comment >Il mercato della Terra nei Campi Flegrei
Si è tenuto lo scorso gennaio, presso il complesso Vanvitelliano al Parco del Fusaro di Bacoli, il "Mercato della terra", la manifestazione di Slow Food Campi Flegrei, patrocinata dal Comune di Bacoli e dall'Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei. In scena le Comunità del Cibo e i Presìdi Slow Food locali per raccontare la biodiversità. Rinviato lo scorso 17 dicembre per motivi di ordine tecnico, Slow Food Campi Flegrei, Comune di Bacoli ed Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei hanno dunque presentato nel primo fine settimana del 2012 l'appuntamento "Verso il Mercato della Terra dei Campi Flegrei" con racconti dalla (bio)diversità che vedranno protagoniste le Comunità del Cibo e i Presìdi Slow Food. L'appuntamento è dunque per sabato 7 gennaio al Complesso Vanvitelliano. Add a comment > > Add a comment >
"Il Cilento rurale non può rassegnarsi a diventare fantasma: il grande compito del GAL Cilento Regeneratio deve essere quello di agire quale volano di iniziative mirate alla promozione culturale dei prodotti tipici del nostra terra e di attività formative affinchè i giovani possano intraprendere attività imprenditoriali sul territorio invece di dover necessariamente emigrare per trovare altrove lavoro, dopo che noi abbiamo investito tutte le nostre energie per istruirli e formarli.
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"Stamattina ho ampiamente superato i 13 milioni di caffè - racconta Giovanni Fummo il più anziano dipendente del Gambrinus di Napoli festeggiato stamani dalla città, da istituzioni ed amici per aver prodotto un numero impressionante di tazzine e non essersi mai assentato dal posto di lavoro - realizzati durante la mia lunga attività di "maestro del Caffè".
> Add a comment > > Add a comment >Tortano-Casatiello: quel “derby” a tavola
In realtà differiscono di poco, ma sono due cose diverse. Il casatiello, il nome deriva dal nome dialettale del formaggio) ha le uova (crude) sulla superficie e coperte da due striscioline messe a croce. Se ne mettono da quattro in su a seconda delle dimensioni del ruoto. Nel tortano (il nome deriva dalla forma a torta) invece le uova sono sode all’interno: intere o tagliate a fettine. Anche per il ripieno differiscono, nel tortano si usano tutti gli “avanzi” di formaggi e di insaccati, per il casatiello invece solo formaggio pecorino, salame tipo napoli, cubetti di pancetta affumicata (o dolce). In realtà per il ripieno, sia di casatiello, sia di tortano, si usano gli avanzi di formaggio e salumi con l’analoga presenza di formaggio pecorino. L’impasto in entrambi i casi è fatto con la sugna. Il termine casatiello deriva da”caso”, che in dialetto napoletano vuol dire formaggio, infatti uno degli ingredienti al suo interno è formaggio pecorino, mentre invece il termine tortano potrebbe derivare da tortano, nel senso che non è una torta, ma è molto di più. Ma questa etimologia non è tra le più accreditate. Tortano e casatiello hanno lo stesso impasto: farina, lievito, acqua, sale, pepe, nzogna (in italiano strutto), uova sode, salame, formaggio e ciccioli di maiale. Add a comment > > Add a comment >