Dalla polvere di stelle a quella di mozzarella. Sta creando un vero e proprio terremoto la scelta dell'Ue di autorizzare i produttori di formaggi a utilizzare latte in polvere invece del più “tranquillizzante” e classico latte fresco. Una scelta che, probabilmente, nel nord Europa è vista addirittura con favore ma che, nel nostro Paese, è assai poco convincente per cultura gastronomica.
Le associazioni di categoria e quelle dei consumatori si stanno già attrezzando per “boicottare” questa disposizione che di fatto andrebbe a minare uno dei pilastri dell'agroalimentare italiano, già fortemente provato dalla crisi economica e dall'embargo verso la Russia. Esponendolo per di più a un livello di concorrenza “sleale” da parte di produttori esteri sui quali sarebbe difficile esercitare un controllo igienico-sanitario adeguato.
I produttori puntano sulla Dop ad alta qualità. “Quello delle nuove disposizioni dell'Unione europea sui formaggi non è un argomento che ci appassiona particolarmente – dicono a ForumSapori dalla Ilc La Mediterranea, storica azienda campana titolare di alcuni dei più noti brand dell'agroalimentare italiano come la mozzarella Mandara - perché continuiamo e continueremo a produrre i nostri latticini come facciamo ormai da decenni. E cioè con latte super-controllato e con il know-how aziendale che rispetta i rigidi protocolli del disciplinare per quanto riguarda la produzione Dop. Se cambiamenti ci saranno, saranno poi i consumatori finali a valutarli ma è difficile immaginare grandi stravolgimenti in un settore dove è radicata la produzione artigianale e 'classica' di latticini, almeno qui in Campania. E, comunque, la Ilc La Mediterranea continuerà a lavorare come fatto finora”.
L'allarme della politica: no a imposizioni. Malgrado le rassicurazioni, comunque, il tema è particolarmente sentito anche a livello politico. “Il governo tuteli il Made in Italy, i nostri prodotti e le nostre eccellenze alimentari. Come altri parlamentari di FI, anche io chiedo al ministro dell'Agricoltura di riferire subito su cosa intenda fare in merito alla assurda diffida della Commissione europea che vorrebbe imporre la produzione di formaggi senza latte”, dice l'ex ministro Maurizio Gasparri.
Gli agricoltori a difesa dell'agroalimentare. “Il latte in polvere è vietato nella produzione dei formaggi Dop e, comunque, per gli altri prodotti resta l'obbligo di indicarne un eventuale utilizzo tra gli ingredienti”, ricorda invece la Cia-Confederazione italiana agricoltori nel lamentare un allarmismo mediatico pericoloso per il made in Italy. “È bene chiarire innanzitutto che il latte in polvere non può essere utilizzato, a prescindere, per la produzione di prodotti a denominazione di origine protetta. Parmigiano, Grana Padano, Mozzarella di bufala, Pecorino, Asiago, Provolone e tutti gli altri 50 prodotti caseari 'made in Italy' restano estranei a questa vicenda”, sottolinea il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Dino Scanavino.
Resta però il problema dei prodotti non Dop. Proprio la “Ilc La Mediterranea”, infatti, da qualche tempo ha lanciato sul mercato un prodotto che si chiama “Buffalo Mozzarella Making Mix” per la produzione sui luoghi di consumo dei latticini.
Una anticipazione delle decisioni della Ue? “Sono due cose completamente diverse perché il nostro prodotto è latte concentrato frozen senza conservanti e additivi chimici, e non certo latte in polvere – rispondono dalla società –. A Buffalo Mozzarella Making Mix bisogna solo aggiungere la percentuale d'acqua per riportare il latte alla sua composizione originaria e alle sue specifiche proprietà organolettiche. Buffalo Mozzarella è l'ingrediente principale per la produzione di mozzarella (non Dop) sui luoghi di consumo per risolvere il problema dei tempi di conservazione del formaggio fresco, assai limitati per lunghi viaggi e assai poco adatti per esportazioni lontane. I casari dell'azienda si fanno successivamente carico di insegnare le tecniche di produzione agli acquirenti per ottenere - come certificato anche da specifiche analisi - un'ottima mozzarella fresca in ogni parte del mondo”.
Il commissario Ue tranquillizza l'Italia. La battaglia gastronomico-normativa, però, è ancora lunga. Tant'è che il commissario europeo Phil Hogan ha sentito l'esigenza di specificare che “la Commissione europea non sta emettendo un diktat all'Italia”. Hogan ha aggiunto che “c'è una indagine in corso avviata dopo la protesta di un produttore italiano contro la restrizione alla libera circolazione delle merci a base di latte condensato. Abbiamo scritto alle autorità italiane in merito e aspettiamo una risposta”. Il commissario europeo all'Agricoltura ha precisato che l'indagine “non riguarda prodotti della filiera lattiero-casearia protetti da Dop, Igp e neanche la mozzarella”.
Marco De Angelis