Pane, vino, pasta, ortaggi: ecco le vere grandi ricchezze stabiesi e dei Monti Lattari, le tipicità enogastronomiche quale potente volano per rilanciare turismo, commercio e attività produttive: se ne è parlato a Villa dei Cesari, la prestigiosa location di Castellammare di Stabia. L'occasione è stata fornita dal meeting “Il buono che fa bene. Prodotti tipici e marketing territoriale”, ideato da Enrico Gallo e Francesco Cascone coadiuvati organizzativamente da Mariarosaria Greco, l'evento ha visto la partecipazione dell’on. Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e vice presidente della Prima Commissione consiliare permanente Affari istituzionali.
“Pane, vino, pasta, ortaggi sono la nostra ricchezza da sempre. La terra e la tradizione ci offrono un patrimonio che deve avere un brand riconoscibile. Questo marchio territoriale nasca da un lavoro di coordinamento, che inizi con la costituzione di distretti merceologici per ciascuna eccellenza" - ha affermato Beneduce che ha aggiunto: "Eventi come questo indicano la volontà di riorganizzare i programmi di marketing territoriale, attraverso la valorizzazione delle tipicità dell’area che da Castellammare di Stabia abbraccia i comuni dei monti Lattari”.
Fondamentale per la riuscita della kermesse è stato il contributo dei numerosi produttori che hanno reso, con le loro testimonianze, il dibattito costruttivo, consentendo di individuare i punti di forza progettuali per interventi mirati ed efficaci, supportati anche dalle degustazioni guidate dei caratteristici prodotti enogastronomici della zona.
Ad accompagnare i numerosi presenti nel simbolico viaggio tra sapori e saperi antichi, preziosi punti di forza territoriali: Nicola La Mura, proprietario azienda vinicola “Il Cantiniere”, Massimiliano del “Panificio Malafronte dal 1906”, Alberto Zampino amministratore delegato “Pastificio Gentile” e i coltivatori del carciofo violetto di Schito.
Il dibattito ha dato voce alle numerose proposte degli addetti al settore e dei cittadini; tra queste quella di Daniele Gargiulo mirata all'unione delle molteplici energie del territorio, che ha testimoniato anche grandi speranze nell'opera fattiva dell'on. Beneduce, da sempre impegnata in oltre che in veste istituzionale, in prima persona nel suo territorio di appartenenza.