Andrea Di Gisi, 39 anni, ex dipendente dell'azienda Case Basse di proprietà di Gianfranco Soldera, è stato condannato a 4 anni di reclusione con l'accusa di essere l'autore del sabotaggio del 3 dicembre scorso, quando 600 ettolitri di Brunello di Montalcino, tutta la produzione dal 2007 al 2012, finirono nelle fogne. Lo ha deciso stamani il gup del tribunale di Siena Monica Gaggelli.
Di Gisi, già conosciuto alle forze dell'ordine, ex dipendente di Case Basse, difeso dall'avvocato Riccardo Dinelli, é stato processato con il rito abbreviato e immediato, potendo così contare sulla riduzione di un terzo della pena. Per lui, il pm Aldo Natalini aveva chiesto sei anni. Il danno assicurativo è stato quantificato in 2 milioni e 400 mila euro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che arrestarono Di Gisi il 18 dicembre, tra lui e Soldera in passato ci sarebbero stati dei litigi tanto che il proprietario di Case Basse decise di licenziarlo nel settembre 2012, dopo avergli rifiutato anche un alloggio che invece aveva assegnato ad altri dipendenti. Per l'accusa, la notte del 3 dicembre, dopo aver sfondato la porta a vetri della cantina, il 39enne di origini romane aprì le valvole delle 10 botti che contenevano il vino. Sabotaggio industriale, violazione di domicilio e ingiurie le accuse di cui ha dovuto rispondere davanti al gup. Soldera, che non si è costituito parte civile, stamani era insieme al suo avvocato Nicola Mini all'udienza davanti al gup: "Noi andiamo avanti - ha spiegato ai giornalisti all'uscita, soddisfatto per la condanna -, perché comunque vogliamo che la nostra azienda continui a produrre Brunello". Il proprietario di Case Basse ora avvierà anche una causa civile, "ma dubito - aggiunge - che riuscirò a riprendere qualcosa da lui". Tra l'altro Soldera, da sempre considerato uno dei 'puristi' del Brunello, secondo quanto riportato sul sito 'Cronache di gusto' starebbe per abbandonare il Consorzio del Brunello di Montalcino. "Per noi, fino ad ora - dice il presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci - non è vero, non è arrivata alcuna richiesta in questo senso".