Mozzarella (sempre) fresca in ogni parte del mondo
Il nuovo prodotto della “Ilc La Mediterranea” consente di produrre latticini utilizzando latte di bufala congelato
Rino d’Andrea
Avete mai provato ad assaggiare una mozzarella vecchia di un mese? Bene, non fatelo perché non restereste soddisfatti. Oggi, l’«oro bianco» è uno dei prodotti di punta dell’export agroalimentare italiano ma ha un limite apparentemente insuperabile: non sopporta i lunghi viaggi. Usciti (a malapena) dai confini europei, la mozzarella e tutti i latticini in genere perdono freschezza, gusto e proprietà organolettiche. Per dirne una: un americano o un giapponese o, ancora, un australiano, a meno che non passino dalle nostre parti, non potranno mai gustare un prodotto all’altezza della sua fama. Perché la mozzarella, insomma, è tanto buona quanto deperibile. Da oggi, però, questo problema può finalmente dirsi risolto grazie alla commercializzazione, ad opera dell’azienda «ILC LA MEDITERRANEA» di Mondragone (Caserta), di un prodotto in grado di rivoluzionare lo scenario alimentare internazionale: stiamo parlando di «BUFFALO MOZZARELLA MAKING MIX», ossia latte di bufala al 100 per cento venduto, in confezioni simili a quelle di uso domestico, per la produzione di mozzarella in ogni angolo del mondo per 365 giorni all’anno.
I viaggi intercontinentali delle bufale. Com’è possibile, direte? Facile: dopo anni di sperimentazione, i laboratori della «ILC LA MEDITERRANEA» (un colosso industriale che fattura 40 milioni di euro e occupa oltre 120 dipendenti) hanno scoperto che, congelato e opportunamente trattato, il latte di bufala mediterranea conserva intatti non solo il gusto e le proprietà nutritive, ma anche le caratteristiche che lo rendono insostituibile per la produzione della mozzarella. Potremmo dire che è stato un po’ come l’uovo di Colombo (o, se preferite, come la bufala di Colombo): se non è possibile spedire in un altro continente la mozzarella, in quanto facilmente deperibile, perché non spedire allora gli ingredienti e lasciare che la lavorazione avvenga in loco? È proprio questa l’idea alla base di «BUFFALO MOZZARELLA MAKING MIX». E il successo (sia di vendita che di pubblico) pare dimostrare che l’azienda di Mondragone ha visto giusto.
L’help desk della mozzarella. Ad oggi, le spedizioni di latte congelato di bufala che partono dagli stabilimenti della «MEDITERRANEA» toccano ben tre continenti: Australia, Usa e Cina. Ma, da settembre, la rete di distribuzione si allargherà anche agli Emirati Arabi per poi addentrarsi nel sud-est asiatico. In particolare, la «mozzarella fai da te» sta spopolando nei ristoranti italo-americani di Los Angeles e di New York, dove gli chef si stanno cimentando nella lavorazione in proprio (di giornata) per la gioia di gourmet e clienti. Per quelli che iniziano a praticare l’arte dell’«oro bianco» ci sono addirittura dei corsi di formazione che l’azienda mette a disposizione degli acquirenti attingendo al proprio ultraquarantennale bagaglio di conoscenze (o, visto che parliamo di Stati Uniti, di know-how). E, proprio a metà settembre, partiranno per la California due maestri casari della «ILC LA MEDITERRANEA» per insegnare ai cuochi e agli esperti del settore di quello Stato i trucchi e i segreti per ottenere, partendo dalle confezioni di «BUFFALO MOZZARELLA MAKING MIX», un’ottima mozzarella fresca.
La mozzarella fresca tra i canguri e i koala. Altra meta gettonatissima di questo prodotto è l’Australia, dove un imprenditore, originario del Salernitano, sta producendo quintali di mozzarella di bufala freschissima grazie ai consigli (e agli ingredienti) della «ILC LA MEDITERRANEA». Mozzarella che, stando alle analisi del «Quality centre food services Pty Ltd” di Sidney, mantiene intatte tutte le caratteristiche e le qualità del prodotto come se fosse lavorato con latte fresco.